ACCADDE MERCOLEDÌ.
Chi potrebbe mai descrivere l’orrore della nona bolgia dell’ottavo cerchio? Ma visto che Roberto estrae il XXVIII conviene provarci.
Per dare idea del sangue di tutte le ferite e gli arti mozzi che vede, Dante chiama a raccolta tutte le guerre combattute sulla nostra penisola dalle puniche a quelle tra guelfi e ghibellini nel più recente passato (Sangue su sangue – F. Degregori).
L’ambiente induce il poeta a usare linguaggio e immagini triviali, ma le anime incontrate sono tutt’altro che schive nel presentarsi e nel mostrare le proprie piaghe provocate dalla spada di un diavolo e rimarginate di lì a poco per permettere al demoniaco aguzzino di perpetrare in eterno la scena da Kill Bill (Quello che perde i pezzi – G. Gaber).
Conosciamo così tanto il dilaccato Maometto quanto lo sfigurato Alì, lo smozzicato Mosca de’Lamberti e Curio dalla lingua mozza; non vediamo fra’ Dolcino il cui corpo fu già martoriato in vita e la cui anima è già attesa in questa bolgia; ci appare lo sconosciuto Pier da Medicina che chiede di essere ricordato, proprio come il trovatore Bertran de Born che decapitato solleva per i capelli la propria testa, accusandosi delle proprie azioni punite dal giusto contrappasso che colpisce tutti questi seminatori di scandalo e di scisma (God – J. Lennon).
HELL O’ DANTE
Tutti i Mercoledì ore 21:30
Al Cecchi – Piola oltre frontiera
Via Antonio Cecchi, 17 TORINO
Info e Prenotazioni 328 606 2118